Gli algoritmi cercano di accontentare le nostre esigenze ma senza quella complessa capacità di valutazione di pro e contro, conseguenze e stimoli indotti che potremmo definire “coscienza”.
Alcuni ricercatori di Harvard hanno pubblicato uno studio sul New York Times che ha dimostrato come gli algoritmi di You Tube suggeriscono a chi visiona filmati erotici di visionare filmati con donne decisamente più giovani, donne in pose provocanti che si vestono da bambine ed infine anche video di bambine mentre fanno ginnastica o in costume da bagno!?!
Certo, un algoritmo capisce razionalmente che un utente sta apprezzando un certo tipo di visione, razionalmente caratterizzata da una generosa esposizione di pelle scoperta, di poca prevalenza di abiti e pose di un certo tipo e quindi, razionalmente, agisce di conseguenza proponendo ciò che si aspetta possa gradire l’utente finale di You Tube.
Un utente umano avrebbe consigliato coscientemente un certo tipo di visioni? Probabilmente no non fosse altro che per contrastare l’adescamento di giovanissimi e bambine online da parte di attempati adulti che sta diventando un’emergenza sociale anche in Italia.
Allora c’è da riflettere sull’utilità di alcuni automatismi e soprattutto i geniali (?) inventori di algoritmi dovrebbero testare le proprie creature prima di renderle operative con conseguenze sociali che possono risultare significativamente deleterie.