Le tipografie non sono più presenze diffuse nel territorio come un tempo: dal loro passato proviene una storia affascinante che profuma di brand oltre che di inchiostro…
Una bella storia tutta al femminile quella di Clara Giolito de Ferrari che eredita nel ‘500 il mestiere di famiglia di arte tipografa utilizzando due marche tipografiche: una sorta di brand degli addetti ai lavori che, significativamente, riportava le iniziali però F.G.F. ovvero Francesco Giovanni Ferrari (non si sa bene se marito o padre di Clara). Eppure, gli onori delle cronache, ci parlano di una figura di donna rinascimentale, Clara, valente professionista tipografa sotto il Ducato di Mantova, con indubbia capacità artistica ma anche imprenditoriale e che nel tempo prende coraggio e consapevolezza dei suoi mezzi tanto da cambiare le iniziali dello scudo araldico in CGF. Un lavoro, quello del tipografo, sporco, pesante, difficile ma che, evidentemente, Clara ha dimostrato essere un’opportunità da interpretare anche al femminile sulla scia di una tradizione di famiglia, quella modenese dei Giolito, che ha tenuto testa addirittura al contemporaneo e veneziano Manuzio, e dimostrato un’indole innovativa notevole sperimentando i formati piccoli di stampa che diventeranno poi tanto di moda.
