Minecraft li considera classisti ed ‘escludenti’ e un artista li mette in discussione firmando un suo quadro col suo stesso sangue: la nostra percezione di NFT e Blockchain è da rivedere? (english translation)
Il popolare videogioco Minecraft si dichiara ‘inclusivo’ e quindi si rifiuta di adottare meccanismi di Non-Fungible Token e Blockchain che, oltre a definirli impattanti per l’ambiente, sono considerati in definitiva ‘classisti’ ed ‘escludenti’: lo studio Mojang sotto il controllo di Microsoft non vuole creare “disparità tra i giocatori” nonché limitare accessi all’utenza finale in base a meccanismi personalizzabili di profitto attraverso asset digitali limitati mantenendo “l’esperienza di gioco del tutto inclusiva e lontana da qualsiasi dinamica speculativa”!?!
In definitiva si reputa che gli NFT “alimentino la logica del profitto” e in conflitto con un clima di puro divertimento spensierato che l’azienda vuole mantenere all’interno del proprio eco-sistema digitale.
Nel frattempo dalla costa Toscana, Vincenzo Lipari “artista e ristoratore di anime” ci invita a riflettere sulle derive energivore di NFT e Blockchain e lo fa in maniera provocatoria arrivando a firmare una sua opera d’arte su tela con la propria ‘impronta digitale’ in senso puramente fisiologico, ovvero imprimendo con il proprio stesso sangue l’impronta del suo pollice sul quadro “La perfezione e l’equilibrio degli spazi” rivendicando di “…ripartire dalla nostra essenza umana, dal nostro stesso sangue, per firmare le opere d’arte? I Non-Fungible Token ci permettono di clonare perfettamente dei manufatti digitali aggiungendo loro una firma d’autore tramite sistemi informatici di blockchain che consumano grandissime quantità di energia elettrica e quindi con un impatto ecologico notevolissimo (in questi tempi di crisi energetica e climatica). Come autore che viene da una tradizione artistica ‘analogica’ – pur non disdegnando e snobbando affatto tavolette digitali e quant’altro offerto dalle nuove tecnologie per accelerare e semplificare il lavoro d’artista – ho voluto realizzare una mia opera d’arte, un quadro, che, nella sua stessa firma, ponga in maniera drammatica e provocatoria la necessità che ha l’arte contemporanea di umanesimo e anima pop (in senso di comprensibilità della medesima)…”
Spesso ci vogliamo convincere che la tecnologia sia neutrale, in fondo dipende dall’animo umano scegliere di usare un martello per aggiustare una libreria oppure per commettere un omicidio ma, spesso, nella realtà delle cose, le conseguenze derivanti dall’adozione di determinate tecnologie, indipendentemente da come si possa configurarne il loro utilizzo, comporta delle conseguenze importanti anche a livello sociale ed economico.
Una goccia del vostro pensiero, se non proprio una goccia del vostro sangue.
(in memoria di Salvatore Iaconesi che contribuì a scrivere un testo critico in tema dal titolo NFT: No_FuTure)

(English translation)
Minecraft deems them classist and ‘exclusionary’ and an artist challenges them by signing one of his paintings with his own blood: is our perception of NFTs and Blockchain in need of revision?
The popular video game Minecraft claims to be ‘inclusive’ and therefore refuses to adopt Non-Fungible Token and Blockchain mechanisms that, in addition to being defined as impactful to the environment, are ultimately considered ‘classist’ and ‘exclusionary’: the Mojang studio under Microsoft‘s control does not want to create “inequality among players” as well as restrict access to end-users based on customizable profit mechanisms through limited digital assets while maintaining “the gaming experience entirely inclusive and far from any speculative dynamics”!?!
Ultimately, NFTs are deemed to “feed the logic of profit” and in conflict with a climate of pure carefree fun that the company wants to maintain within its digital eco-system.
Meanwhile, from the Tuscan coast, Vincenzo Lipari “artist and restaurateur of souls” invites us to reflect on the energy-driven drifts of NFTs and Blockchain and does so in a provocative way by going so far as to sign one of his artworks on canvas with his own ‘fingerprint‘ in a purely physiological sense, that is, by imprinting with his own blood the imprint of his thumb on the painting “Perfection and Balance of Spaces” claiming to “…start again from our human essence, from our own blood, to sign works of art? Non-Fungible Tokens allow us to perfectly clone digital artifacts by adding an author’s signature to them via blockchain computer systems that consume huge amounts of electricity and thus have a very noticeable ecological impact (in these times of energy and climate crisis). As an author who comes from an ‘analog’ artistic tradition – while not at all disdaining and snubbing digital tablets and anything else offered by new technologies to accelerate and simplify the artist’s work – I wanted to make my own work of art, a painting, which, in its very signature, dramatically and provocatively posits the need contemporary art has for humanism and a pop soul (in the sense of comprehensibility of the same)…”
We often want to convince ourselves that technology is neutral; after all, it is up to the human soul to choose to use a hammer to fix a bookcase or to commit murder, but, often, in the reality of things, the consequences of adopting certain technologies, regardless of how their use may be configured, also entails important social and economic consequences.
A drop of your thinking, if not a drop of your blood.
(In memory of Salvatore Iaconesi, who helped write a critical text on the subject entitled NFT: No_FuTure)




