Iniziamo con l’evoluzione del logo e claim del Genoa (squadra calcistica) a riprova di come le sensibilità grafiche e comunicative pervadono la nostra società, tutta, ed in particolare le squadre di calcio recentemente coinvolte in attività di rebranding.
L’analisi di MediaKey sul restyling del logo del Genoa Cricket and Footbal Club è molto interessante perché svela al tempo stesso un legame con la tradizione, il simbolo del grifone, attraverso una sua definizione visuale più moderna e al tempo stesso più aggressiva – “…affilati gli artigli, appuntito il becco, gonfiato il petto e spiegate le ali…” – ma anche una certa rottura con il passato con il cambio di orientamento della coda che non è più “…orientata verso il basso secondo la tradizione a causa di un’imposizione dei Savoia…” ma bensì “…è stata orientata verso l’alto, segno di riscatto e proiezione verso il futuro…”.

Interessante anche la proposta del nuovo payoff DALL’INIZIO, PER SEMPRE che però suona un po’ troppo estremo (almeno alle mie orecchie).
D’altro canto un’operazione di rebranding è un’operazione sempre molto delicata e il passo falso è sempre facile da commettere: che dire del rebranding della casa automobilistica sud-coreana KIA? Oggettivamente sbagliato a livello di leggibilità e comprensibilità tipografica se si considera che a seguito del lancio del nuovo logo su Google sono apparse ricerche inedite del tipo “KN car”, “KN car logo” o “KN car brand”!?!
Giusto per tornare in ambito calcistico, alla Kia avrebbero fatto meglio ad avvalersi dell’opinione popolare piuttosto che solo delle opinioni degli ‘espertoni’ come ha fatto il Catania Calcio che sì si è avvalso di un affermato graphic designer ma senza disdegnare di ascoltare il proprio target di riferimento con un risultato finale, imho, decisamente interessante.