Iniziamo l’anno nel migliore dei modi: celebrando un’iniziativa che negli anni riesce ad esprimere rinnovato interesse ed innovazione rispetto ad una forma d’arte nel settore Graphic Design! Parliamo di lettering, caratteri, tipografia, font…
Letterpress Workers International Summit (LPW) è un meeting annuale di stampatori, tipografi, designer di font, calligrafi ed artisti vari che da tutta l’Europa e le Americhe si ritrovano nell’antico baluardo milanese di pratiche auto-organizzate che è il Leoncavallo. Forse anche per il clima di ‘autonomia’ che si respira fra quelle mura riesce ad essere un motore di scambi fra vecchie e nuove generazioni su temi inerenti attività tipo-grafiche. Giovanissimi, giovani e meno giovani, bellissime facce (mannaggia meriterebbero un’alternativa testuale…) di lavoratrici e lavoratori sono riportate nella pagina workers svelandoci una serie di preziosissime interviste ed accesso diretto alle loro auto-produzioni online.
Il blog, pardon journal, è una preziosa raccolta di riflessioni operative in tema lettering mentre in apposita sezione editions il resoconto dei preziosi meeting annuali che si tengono oramai dal 2012 e le interviste ai protagonisti di questi eventi sono una delle espressioni più interessanti tutta da studiare.
Giulia Poli e Claudio Madella mi hanno fatto il regalo di raccontarmi qualcosa di questa fantastica esperienza che colpisce anche per la sua ferma costanza d’impegno ma al tempo stesso mutevole evoluzione di spazi e protagonisti che mette in gioco: nata nel 2002 grazie alla disponibilità dell’Archivio Sacchi e la sua bottega di modelli di legno evolve nel tempo grazie al contributo di Magut Design e soprattutto di Officina Tipografica Novepunti trovando ospitalità sempre in spazi autogestiti di Milano, prima il Macao per spostarsi poi al Leonka. Prossima evoluzione? Un nuovo ramo del progetto che si concretizzerà nell’Associazione Pagina Mastro e la realizzazione di un vero e proprio fablab tipografico presso la Scuola d’Arte Castello Sforzesco: chapeau!







Foto di Silvia Potenza @shahzinha. Colpisce l’intensità degli sguardi di questi uomini e donne, giovani e meno giovani, comunque appassionate/i letterpress workers che sperimentano realizzazione fisiche di composizioni tipografiche: essenza umana che interagisce con i metalli dei font, il legno dei pancali dove si appoggiano gli elaborati, le mura che li circondano e li ospitano, il pavimento su cui poggiano… in questa era di immaterialità fa bene al cuore leggere l’invito diffuso al meeting Leoncavallo: “Come and share the compulsive need to gather typographical equipment”