Un esperimento di inclusività nel metaverso web-based

Può l’inaccessibile meta-verso tornare utile per promuovere la cultura dell’accessibilità e dell’inclusività digitale? E se il metaverso in oggetto è web-based e ci viene costruita una galleria d’arte esponendo come opere esempi di eccellenza di inclusive design cosa può mai succedere?

Inclusive Arts and Experiences Collection nasce nel fantastico meta-verso Hubs di Mozilla con l’intento di promuovere la cultura dell’inclusive design in ambito artistico. Le opere ospitate riguardano svariati arti e mestieri quali web editing, sottotitolazione, audio-descrizioni, lingua dei segni, tattile e braille, font iperleggibili, app multimedia videogame e metaversi, alternative testuali, quick response code, comunicazione alternativa aumentativa.

Nella Inclusive Arts and Collection 2023 Gallery sono esposte in un ambiente tridimensionale immersivo nuorose opere d'arte in tema inclusive design inerenti siti web, multimedia, ebook, font, illustrazioni, linguaggi tattili e segnanti.

In pochi giorni, pur non avendo alcuna esperienza di modellazione 3D, ho potuto avvantaggiarmi di tutorial e immancabili video-tutorial molto utili e, grazie anche al modello di partenza Hubs Modular Art Gallery, ho potuto ‘esporre in galleria’ quanto di solito comunico ai miei studenti tramite Scacco al Web ed infoAccessibile ma in una forma che spero risulti stimolante e soprattutto che riesca a far capire come esiste uno scenario di arti e mestieri in tema di accessibilità ed inclusività digitale con diversi tratti di interesse anche per l’ambito artistico!

Rapportarsi con la piattaforma di sviluppo Spoke è stato interessante e non dubito che i miei studenti più smanettoni saranno invogliati a sperimentare personalizzazioni avanzate grazie a repository come SketchFab in creative commons e soluzioni software open-source come Gestaltor e gli immancabili add-on per Blender così come approfittare di numerose opportunità interne di hubs inerenti, ad esempio, nell’ambito del sound-design.

Usabilità nel metaverso

Una volta pubblicata la scena e messo a disposizione pubblicamente un’equivalente room – con permessi di utilizzo da parte dell’utente finale in maniera tale che sia possibile anche uno scambio informativo e confronto pubblico – ho potuto apprezzare la velocità e la totale interoperabilità di questo meta-verso che lo rende accessibile a chiunque possieda una connessione internet e un browser come chrome o firefox con diverse possibilità di interazione come:

Ho potuto verificare una buona interazione con gli oggetti video (messi in loop per evitare una sovraesposizione pubblicitaria ai visitatori per quelli provenienti da youtube…) e sicuramente è stato molto utile pubblicare prima in beta e poi verificare online l’usabilità della galleria ma saranno i miei stessi visitatori, spero, a suggerirmi migliorie per la costruzione della prossima fra un anno (ebbene sì prendete questa mia come una call per la prossima edizione 2024 😉

Accessibilità nel metaverso web-based

Da un punto di vista dell’accessibilità ho testato l’esperienza utente finale grazie anche all’utilizzo di screen-reader e purtroppo le possibilità di interazione ed accessibilità (soprattutto da tastiera) sono state decisamente deludenti… eppure si parla di Web e quindi di html visualizzabile e addirittura validabile con strumenti come microsoft accessibility inights oppure WebAIM wave e quindi in teoria potrebbe essere decisamente migliorabile in prospettiva l’accessibilità di metaversi web-based definendo a livello di codice strrutturale come gli indispensabili ARIA ma anche valorizzando e sfruttando campi testuali già a disposizione (nomi file, titoli, eccetera) e magari aggiungendone opportunamente altri (attributi alt eccetera).

la room viene analizzata scovando errori azzerando i colori eveidenziando elementi strutturali e ordine di navigazione da tastiera

Published by:

Enrico Bisenzi (UX Inclusive Designer)

AUTENTICAZIONE A 3 FATTORI DELLA CREATIVITÀ UMANA QUI ESPRESSA (!?!) Le soluzioni di design e di esperienza utente, le idee, le parole, le proposte, le analisi e idee espresse sono certificate come 'umane' in base ai seguenti tre fattori di verifica e autenticazione. 1. Potete cercare su Google e/o su altri motori di ricerca il mio nome 'Enrico Bisenzi' e verificare come ci sia traccia della mia esistenza e delle mie elucubrazioni umane. 2. Potete farvi avanti col vostro calendly o altro strumento per proporre una call online per verificare che dall'altra parte ci sia veramente un essere umano e confrontarsi brevemente su quanto da me realizzato e proposto. 3. Potete chiedere un collegamento al mio account linkedin e così utilizzare le mie forme di contatto personale per avere un incontro dal vivo - preferibilmente nelle province di Livorno/Firenze /Roma e accordato solo nel caso sia ritenuto reciprocamente interessante e conveniente - per poter dimostrare dal vivo l'attinenza delle mia entità fisica con quanto espresso nell'infosfera digitale. Approdato all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo aver insegnato in accademie pubbliche e private (Carrara, Bologna, Pisa, Firenze), come libera professione ha supportato numerose agenzie digitali in ambito SEO (Search Engine Optimization) e usabilità del digitale. Fra i primi in Italia ad occuparsi di inclusive design teorizzando l’esigenza di uno strumento di helpdesk per l’accessibilità per conto di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Ricerca Innovativa), ancor prima che diventasse obbligo della normativa AGID (Agenzia per l’Italia Digitale). Ha contribuito dal 1999 ad oggi al restyling di decine di progetti di comunicazione digitale di rilievo fra i quali il primo portale online di libri Zivago per Giangiacomo Feltrinelli Editore, l'Ospedale Fondazione Istituto San Raffaele di Cefalù, un sito Web di Olimpiadi Internazionali, il portale del turismo del Comune di Milano, il sito Web del Comune di Firenze (e di altri comuni del circondario fiorentino), il sito Web personale del musicista Stefano Bollani, nonché di numerose agenzie assicurative di rilievo nazionale e di recente dei Teatri della Toscana. Sempre in tema Inclusive Design ha partecipato a progetti di ricerca quali ad esempio il manuale di sviluppo per produzioni di animazione, video e live digitali XS2Animation. Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. Tutto i post realizzati sono rilasciati sotto licenza Creative Commons CC BY-NC-SA Attribuzione – Non Commerciale – Condividi allo Stesso Modo.

Categorie accessibilità,Comunicazione Digitale,designTag , , Lascia un commento

Lascia un commento