Mettersi nei panni, pardon, scarpe altrui (letteralmente)

Chi si occupa di accessibilità, usabilità, marketing e comunicazione digitale dovrebbe compiere un atto importante quanto utile per il proprio lavoro: mettersi nei panni altrui!

Cercare di immedesimarsi nelle ‘vesti’ del proprio target di riferimento (personas!) è un atto faticoso, quasi violento, ma decisamente utile perché solo capendo le esigenze dei nostri ‘utenti’ possiamo lavorare in maniera efficace a livello comunicativo, ed è ancor più importante per il digitale dove difficilmente riusciamo ad avere un confronto diretto con tutti i nostri ‘fruitori’.

Lo hanno ben capito all’Empathy Museum di Londra che invita le persone che lo visitano a “mettersi nelle scarpe altrui” (in Italia usiamo l’espressione simile “nei panni altrui”) e camminare per un miglio intero!

L’iniziativa si sta fortunatamente diffondendo anche in Italia con la Fondazione Empatia Milano e numerose altre iniziative itineranti.

un signore anziano si sta divertendo a camminare su delle scarpe coi tacchi (forse della moglie che lo sta sostendendo per mano?) mentre un addetto di Empathy Museum osserva divertito
Fotografia di ANDY BURTON donata all’Empathy Museum

Published by:

ebisenzi

Innamorato della Natura in tutte le sue forme cerca di coinvolgere le giovani generazioni nel riconoscere la biodiversità in ambito urbano attraverso gli Urban Nature Tours anche attraverso gli strumenti della comunicazione digitale che cerca di interpretare in maniera 'inclusiva'. In tema è autore della recente pubblicazione INCLUSIVE DESIGN (obblighi normativi e opportunità espressive).

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